RECENSIONI DAL DIVANO

Kabaret

Kabaret

PUBBLICATO
ULTIMA MODIFICA
1a VERS. INGLESE

25 Maggio 2025
25 Maggio 2025
07 Agosto 2023
GAME INFO

Titolo: Kabaret

Anno: 2023
Data di rilascio: 4 Aprile 2023

Sviluppatore: Persona Theory Games
Editore: Persona Theory Games, Wings

Genere: Storia Interattiva
Tag: [Coming Soon]

RICEVUTO GRATUITAMENTE
(Game Key dagli sviluppatori)

ACCESSIBILITÀ

Input: Tastiera, Controller
Lingua: Solo Inglese
Sottotitoli:
X
Voci:
X

ITA: X

trigger warnings

I TW spoilerano parti importanti o finali del gioco, per questo motivo sono nascosti.

  • Comportamenti ed opinioni controverse
  • Depressione
  • Genocidio
  • Disturbi mentali
  • Morte violenta
  • Pestaggi
  • Psicosi (elementi, es: sentire voci)
  • Rappresentazione esplicita di suicidio
  • Razzismo
  • Linguaggio volgare e violento
  • Sangue
  • Segregazione e persecuzione etnica
  • Strage
  • Tematiche politiche
  • Tematiche religiose
  • Umani divorati
SOCIAL MEDIA & CONTATTI

crediti

going deep down

going deep down

Introduzione

Kabaret è stata un'altra "vittima" di un evento di Steam Next Fest.
L'immagine di anteprima ed il trailer mi hanno proprio tirato per il collo, senza nemmeno darmi il tempo di respirare: folclore? Mostri e Creature? Storie drammatiche? Tutto insieme?

Ho subito scaricato la demo che, oltre ad essere di lunghezza più che apprezzabile, mi ha lasciato con il desiderio bruciante di conoscere "come va a finire". Nemmeno fosse una puntata di uno di quei telefilm, spesso brutti ammazzati come il centenario Beautiful, che se ti capita di guardarli dieci minuti per sbaglio, ti condannano a guardare la puntata fino alla fine.

L'unica differenza, ovviamente, è che Kabaret non è affatto brutto, anzi. Ha una storia che mi ha davvero coinvolto, nonostante le visual novel non siano il mio genere preferito.

Fatta la demo ed avvicinatisi alla data di rilascio, ho scoperto che gli sviluppatori erano disponibili a cedere chiavi per le recensioni e ho provato a richiederne una. Gentilissimi me ne hanno inviata una e ho così potuto scoprire la storia completa addirittura in anticipo.

Ed ora non posso fare altro che raccontarvi quindi questa intrigante esperienza!

Ringrazio infinitamente Persona Theory Games per la possibilità!

TRAMA
Ok!

Jebat è uno strano giovane che vive quasi del tutto isolato dal resto del mondo, apparentemente cinico, egoista e non molto empatico, con un evidente odio quasi totale per l'intera umanità.

Non sembra avere ambizioni o desideri, si sente come un prigioniero di una società che nemmeno comprende e che gli appare aliena. L'unico lavoro che riesce a tenersi -per il momento- è quello di rider, ma lo odia come odia tutto il resto del mondo. Ogni chiamata per lui è uno strazio, in quanto lo costringe ad incontrare persone che ai suoi occhi sono avide ed ingrate.

Sua madre, Li Wen, è considerata una malata psichiatrica grave, mentalmente instabile a causa di una strana e fanatica dedizione ad alcune specifiche divinità con cui lei sostiene di parlare, al punto di spendere gran parte delle giornate di fronte all'altare, a conversare con loro di Jebat.

I medicinali che assume sembrano essere davvero poco utili e questo mette ulteriore distanza tra lei e Jebat che, al contrario, sembra impermeabile ad ogni forma di spiritualismo o religiosità, trattandola di conseguenza con aggressiva sufficienza.

Il mondo di Jebat sembra cambiare quando una mattina trova sua madre impiccata nel salotto mentre sta uscendo per una consegna e, sotto shock, scappa senza nemmeno provare ad aiutarla.

Sulla strada per andare a prendere i pau che deve consegnare (i pau sono un tipo di raviolo Malesiano) dal vicino chiosco, nota due delinquenti in moto intenzionati a derubare il vecchio venditore dei pau. Il giovane tuttavia non fa nulla per evitarlo né prova a spaventarli ma al contempo non cerca nemmeno di allertare il vecchio né chiama la polizia, nemmeno quando i due gli chiedono cos'abbia da guardare e se intenda fare qualcosa per impedire di assaltarlo.

Per questo, il vecchio venditore (che conosce sia Jebat che sua madre) viene aggredito dai due che gli rubano la piccola borsa dove tiene l'incasso e alla quale si aggrappa per impedire loro di prendersi i soldi e per questo finendo trascinato dalla moto in fuga. Questa comprensibile ed istintiva reazione purtroppo gli costerà la vita.

Non sappiamo esattamente quale sia la causa della sua morte, se le ferite dovute al trascinamento, un malore improvviso o l'aver battuto la testa durante la caduta, ciò che sappiamo però è che Jebat ha visto tutto senza alzare un dito.

A questo punto, accade qualcosa di sensazionale: un misterioso uomo alato arriva direttamente dal cielo, il suo viso nascosto dietro una maschera da uccello finemente decorata, che chiede a Jebat perchè non sia intervenuto. Jebat di nuovo esprime il suo cinismo, dicendo che la morte dell'uomo non cambia niente.

All'improvviso l'uomo-uccello maledice Jebat condannandolo ad un'esistenza di sofferenza e mettendo fine alla sua vita così come lui ha contribuito alla fine di quella del vecchio con la sua sua accidia.

Jebat viene colto così dall'oblio e quando si risveglia lo fa in una strana, oscura e misteriosa palude, decisamente cambiato: infatti non è più il giovane umano che era ed il suo aspetto è adesso quello di una bellissima creatura serpentiforme (e personalmente, da orgoglioso amante dei mostri quale sono, bellissimo lo è davvero).

Sarà salvato dal criptico Caretaker in arrivo su di una barca, che lo porterà all'interno del suo Kabaret, dove Jebat diventerà il protagonista di una grande ed inaspettata avventura, che lo porterà a scoprire molto di sè e che il suo essere diventato un mostro è tutto tranne che incredibile.

Grafica
Ok!

Kabaret è una visual novel 2D, con grafica disegnata a mano e statica, con corte animazioni molto basilari e ripetitive che cambiano solo tra una linea di dialogo e l'altra e con sporadiche cutscene nella forma di "slide animate".

Personalmente adoro lo stile artistico, nonostante sia così statico com'è spesso tipico delle visual novel. Mi ricorda moltissimo un mix tra il moderno ed il tradizionale ed uno dei dettagli che amo di più è l'uso dell'oro che viene fatto nei design: dall'interfaccia grafica ai ricami sui vestiti, dalle lineart alle maschere.

E' una scelta che dà alla grafica un'aria di antichità e, considerando che stiamo parlando di mostri del folklore malesiano, è un grande incremento dell'"etnicità" della storia e dell'ambientazione. Trovo che aiuti ad aumentare l'immersione non solo nel gioco ma anche nella cultura.

Trovo bellissimi anche i design di tutti i personaggi, semplici come il resto, ma perfettamente in linea con l'ambientazione e con la rappresentazione di mostri, spiriti e creature di storie e leggende. In più, il modo di rappresentarli, nonostante l'uso evidente di tecniche digitali e moderne, riesce a mantenere quel tratto obsoleto ed il senso di revrenza verso esseri che non amano gli umani (certamente è più facile odiarli, per loro) e che più spesso che no li hanno come prede, bellissimi e disturbanti al contempo.

Ammetto che i mostri sono davvero un mio punto molto debole, l'ho sempre avuto fin dall'infanzia e anche nel gioco di ruolo, di solito, sono sempre quello che finisce a scegliere razze dall'aspetto strano.

E in mezzo alle creature che più mi conquistano ci sono i mezzi umani (centauri, arpie, sirene/tritoni, sfingi, etc) e tra i mezzi umani, i mezzi serpente sono tra i miei preferiti.

I mezzi serpenti che qui in occidente chiamiamo per gran parte "Naga", senza molta considerazione per il fatto che sono in realtà creature piuttosto specifiche, appartenenti al folklore di specifiche popolazioni (e, in fatti, il gioco vede Nabau trattare Jebat come una creatura affine ma assolutamente non identico a lei).

Ma questa è giusto una fiscalità.

Meccaniche
Ok!

Una delle meccaniche principali è ovviamente costituita dalle classiche dinamiche delle visual novel: dialoghi da seguire, scelte da fare, finali diversi da vedere, ognuno dei quali raggiunto attraverso la somma di tutto quel che è stato detto e fatto nel corso del gioco.
Riguardo a questo non c'è quindi molto da dire, che siate già fan del genere o meno.
A guidare ogni vostro passo c'è un Diario che vi verrà donato da Caretaker, dove troverete una quantità infinita di informazioni: da tutti i tipi di tè che potete preparare e tutti gli ingredienti necessari, alla lista di NPC che avete incontrato e a come il vostro rapporto con loro si sta sviluppando, fino alla lista delle fazioni politiche e chi ci appartiene, oltre a note e altro ancora.

La seconda meccanica che incontrerete è che il fulcro di tutto il gioco, è la Cerimonia del Té: una volta arrivati al Kabret dopo un breve scambio di battute con Caretaker ed il primo dei molti NPC che incontrerete durante il gioco, l'enigmatico proprietario del locale vi eleggerà a nuovo "Master of Tea" (Signore del Té) ed il vostro compito sarà rallegrare il morale al vostro ospite preparandogliene tre diverse tazze in altrettanti turni.

La Cerimonia del Té

Ad un certo punto del gioco, Caretaker vi eleggerà a nuovo Tea Master e vi darà un piccolo angolo dove potrete servirlo.
Apparentemente, all'interno del Kabaret, è un ruolo davvero molto importante e questa figura è mancata per un certo tempo,

Con un piccolo tutorial sotto forma di spiegazioni dirette da Caretaker a Jebat, vi verranno illustrate le meccaniche di base.
All'inizio può sembrare molto complicato e caotico, al punto che, se fallite nel comprendere tali regole, sbaglierete tutto e vi frustrerete molto. Al contrario, se le capite in fretta, servire il té diventerà (quasi sempre) estremamente lineare.

In sunto, la Cerimonia del Té inizia quando un abitante del Kabaret vi raggiunge nel vostro angolo o voi lo invitate lì.
Questo personaggio avrà sempre qualche genere di problema da risolvere: cattivo umore, qualcosa che gli è accaduto di recente, è tormentato da irrisolti del suo passato, ha informazioni importanti per noi o semplicemente dobbiamo farci amicizia in qualche modo.
Qualsiasi sia la ragione, il problema è partire: dobbiamo comprendere di cosa il nostro ospite abbia bisogno e decidere quale té sia giusto per calmare le sue agitazioni. Ogni miscela ha un nome piuttosto misterioso ed evocativo, un eccellente aiuto per decifrare la soluzione senza doversi per forza servirla al giocatore su di un piatto d'argento (scusate il gioco di parole!).

Una volta che il tipo di tè è stato deciso, il resto è semplice: scegliete gli ingredienti corrispondenti, metteteli nella teiera e servite.
Se abbiamo sbagliato, riceveremo commenti più o meno duri (o proprio sgradevoli!) dipendentemente dal carattere dell'NPC e da quanto abbiamo sbagliato nel nostro servizio (azzeccare il giusto tipo di té ma sbagliare l'intensità è molto diverso dallo sbagliare completamente il tipo ma indovinare l'intensità).
Servirete TRE diversi té in TRE diversi turni. Sbagliarli tutti, da quel che ho visto, può anche precludere pesantemente -se non del tutto- il rapporto con quello specifico personaggio.

E non dimenticate di darne un assaggino a Raden!

Alleati e Nemici

Un'altra importante dinamica del gioco è interagire con tutti i personaggi che vengono offerti e provare a conoscerli tutti in un modo o nell'altro. A seconda del tipo di partita che stiamo portando avanti e quale dei candidati vogliamo supportare (ognuno di loro ha NPC che li appoggiano e NPC che li osteggiano), la relazione con loro può essere più o meno positiva nei nostri confronti.

Una cosa da notare tuttavia è che durante il gioco non è possibile progredire con la storia a meno che non interagiate/parliate con tutti i personaggi disponibili per quella scena. Per questo non vi è possibile decidere se parlare o meno con qualcuno in base alle relazioni che volete avere con ognuno di loro.
E' e rimane una visual novel e non un RPG, quindi le vostre scelte hanno solo un effetto ed influenza limitati/relativi sui personaggi e sul vostro rapporto con loro.

Minigiochi

All'interno del gioco ci sono diversi minigiochi, che sono allo stesso tempo anche veri e propri giochi tradizionali Malesiani.

  • Congkak: un gioco matematico composto da una tavola formata da due file di nicchie e due "case" (una fila ed una "casa" per ognuno dei partecipanti) e da un numero finito di conchiglie a disposizione. Scopo del gioco è depositarne una in ogni nicchia ad ogni turno, in modo da accumularne il più possibile nella propria "Casa".
    Ci sono diversi bonus che possono essere usati ad ogni turno, come investire parte delle conchiglie già presenti nella propria casa per catturarne di più nelle nicchie (ma col rischio di perderle), far saltare il turno all'avversario e catturare le conchiglie già presenti nella sua casa.

 

  • Guli: un tipo di scontro fatto con le biglie all'interno di un'arena circolare, con o senza ostacoli.
    Le regole principali sono poche e molto semplici: bisogna sempre mandare una biglia fuori dall'arena, non bisogna mai mancare di colpire o fare un colpo a vuoto.
    Si hanno tre errori/vite a disposizione e tre minuti per riuscire a scagliare fuori dall'arena tutte le altre biglie.
    All'interno dell'arena ci sono due biglie specifiche che danno rispettivamente un bonus ed un malus. Ovviamente dovete colpire la prima ed evitare la seconda.
    Per lanciare la vostra biglia e accumulare un minimo di forza, dovrete superare una combo di pulsanti entro un certo tempo.
    Se si consumano tutti e tre gli errori o non si riesce ad eliminare tutte le biglie nei tre minuti, si perde la partita.
  • Concerti di Nabau: questi non sono un vero e proprio minigioco (o meglio, lo sono per noi ma non per il gioco) ma un'esibizione dove Jebat si ritroverà a fare da factotum a Nabau, per permetterle di avere a disposizione tutti gli effetti speciali di cui ha bisogno.
    E' una sorta di prova di capacità, ritmo e coordinazione, non troppo facile ma nemmeno troppo punitivo.
    Personalmente l'ho trovato molto divertente!
Colonna Sonora
Ok!

La musica di background non è sempre presente ma quando c'è è davvero molto evocativa e molto evocativa al tempo stesso. Mentre si gioca riesce a rendere giusta l'atmosfera.

Dopotutto, quello che stiamo giocando è una vera e propria campagna politica, con implicazioni oscure e misteriose, e avere un'idea di come considerare l'apparizione (o la sparizione) di qualcuno o che impressione farsi quando si incontra un nuovo personaggio, aiuta molto.
E soprattutto, non dobbiamo dimenticare che Jebat è appena diventato un mostro ed è arrivato al Kabaret in un momento piuttosto complicato, dove non tutti l'hanno preso proprio in simpatia.

Al di là della musica di background, ci sono un certo numero di pezzi che sono cantati.
Faccio un po' fatica a rintracciarli e ad indicarne i titoli, dato che al momento in cui scrivo, non c'è alcuna soundtrack da comprare (ma spero che i dev considerino l'idea, se ne hanno la possibilità, perchè -almeno per quanto riguarda la mia opinione, è davvero bellissima!).
Una delle mie preferite, tuttavia, è quella dei credit finali, ammesso e non so se concesso che ce ne sia solo una e che non cambi a seconda del tipo di finale (per ora ne ho visto solo uno).

In ogni caso, a parte i pezzi cantati che mi sono davvero piaciute, ce ne sono un paio che anche se bellissime, mi sono sembrate un pochino fuori tono rispetto al setting e all'atmosfera. E' ovviamente un'opinione del tutto personale e che non riguarda assolutamente la qualità delle tracce. Potrei anche essere io a non comprendere l'incastro al momento.

Altro

Durata: ~15 ore
Per essere una visual novel con una trama medio-complessa e diversi minigiochi ad allungare il gameplay, lo trovo un buon tempo.

In più, come sempre, tenete a mente che sono un giocatore lento per scelta.
Comunque, anche a giocarlo in fretta, penso che non ci siano meno di 10 ore di gioco.

Performance: perfette!

Bugs: nessun bug è zampettato fuori!

note

Nessuna nota Qui!

Cosa Ne Penso
Ok!

Kabaret è uno dei giochi più interessanti che stanno arrivando dal Sud-Est asiatico al momento in cui scrivo (agosto 2023), un'area che per molti di noi più a occidente suona davvero molto poco familiare (eccetto che per il turismo ed i viaggi) e, per quanto mi riguarda, assai affascinante per questo esatto motivo.
Infatti non siamo abituati a sentirne parlare e non abbiamo nemmeno troppo presente la cultura di ognuna di queste bellissime nazioni. Precisamente per questa ragione questi giochi sono una piccola finestra su concetti ed ambienti davvero distanti da noi.

Parto dicendo che il gioco, ovviamente, non è perfetto.
Nessun gioco lo è.
Mi piace continuare a dirlo e non come nota di demerito, ma per tenere a mente che, per come la vedo io, per farmi arrivare a lasciare una recensione negativa, il gioco dev'essere *davvero* disastroso.

Praticamente una truffa.

Non dipende certamente se io abbia ricevuto il gioco gratuitamente o meno.
I miei ragionamenti e le mie opinioni sono sempre sincere ed oneste.

~°~

Buchi di trama: ci sono diverse cose che non sono spiegate, altre che sembrano allinearsi poco con la storia o che sono lasciate un po' appese. Mi è capitato di vedere qualcun altro (forse uno dei recensori su Steam) far notare a sua volta questa cosa ma, ammetto, a parte dal riportare questa cosa come mera impressione, al momento non saprei dire se sia davvero una costruzione approssimativa del setting o se è qualcosa che è voluto.

Del resto dobbiamo sempre tenere a mente che non c'è sempre spazio o posto per tutte le spiegazioni che a volte vorremmo e che a volte (se non spesso) non è necessario spiegare proprio tutto o farlo ad un livello di profondità estrema. Quanto in profondità una storia ed i suoi particolari vanno, dipende da un milione di cose diverse.
Quindi, quello che potrebbe sembrare un "buco di trama", potrebbe essere semplicemente un risparmio di materiale che, se aggiunto al gioco, non darebbe molto di più.
Per questo mi limito a dire "qualche buco di trama, ma con riserva".

Il gameplay ogni tanto è un po' macchinoso: la mancanza di un sistema di salvataggio manuale mina la libertà di gioco, specialmente considerando che a volte passa una buona quantità di tempo tra un salvataggio e l'altro.
Personalmente ho interrotto e ripreso diverse volte, accettando di perdere qualcosina di quanto già giocato (di solito qualche dialogo e poco di più) e devo ammettere che non ne ho sofferto troppo. E, a voler essere onesti, mi sembra che l'autosalvataggio si attivi abbastanza di frequente da non dover giocare ore tra un autosalvataggio e l'altro, con l'inevitabile perdita di un sacco di tempo di gioco.
Mi è risultato fastidioso solo in un paio di occasioni, a causa di imprevisti che mi hanno costretto ad interrompere bruscamente la partita e senza aver modo di aspettare di arrivare ad un autosalvataggio.

Ad ogni modo, se siete persone che potrebbero aver problemi con la disponibilità del tempo, tenete questo particolare a mente!

~°~

Non è possibile saltare i dialoghi: problema sicuramente legato a quello sopra, è la mancanza di saltare i dialoghi, specialmente per le partite successive.
Per come la vedo io, l'assenza dell'opzione durante la prima partita è logica, se il gioco è una visual novel come in questo caso.
Giocare e saltare i dialoghi non è solo insensato (sarebbe come voler giocare ad un videogioco di rally e voler saltare dalla partenza all'arrivo) ma va anche contro il senso principale della tipologia del gioco, ovvero leggere: la visual novel è una storia interattiva, se non la si legge e nemmeno lo si vuole fare, perchè allora la stiamo giocando? Fare una caccia agli achievement nuda e cruda?

Ad ogni modo, saltare i dialoghi sarebbe utile principalmente a chi, una volta concluso il gioco la prima volta, vorrebbero esplorare di più le altre possibilità e scoprire gli altri finali!

~°~

Per quanto riguarda la mia opinione personale, devo dire che mi è davvero piaciuto molto e ho trovato la storia interessante ed emozionante, al di là di quello che si può pensare delle meccaniche del gioco in senso stretto.
Come ho detto sono un amante dei mostri, del worldbuilding e del folklore e questo gioco insieme un po' di tutti e tre!
Devo specificare che al tempo in cui scrivo l'ho giocato dall'inizio alla fine solo una volta, preferendo l'approccio "Accetto pienamente che sono un mostro e voglio vivere in modo coerente a questo assunto". Non so quindi quanti finali ci sono esattamente (ho cercato di evitare gli spoiler!) ma in futuro lo rigiocherò sicuramente ed integrerò i miei pensieri a riguardo con i dati ora mancanti|

Ho amato molto anche il design dei personaggi. Da Jebat (il mio preferito in assoluto!) ad Ekek, da Caretaker a Garuda, da Nabau alla Ministra.
Ho anche apprezzato moltissimo il bilanciamento tra personaggi maschili e femminili, sia tra i personaggi principali che tra i secondari e come ogni giocatore abbia l'opportunità di trovare i propri preferiti o avere, per lo meno, la possibilità di averne in simpatia qualcuno.

Sono anche felice di vedere come aree del mondo che finora sono rimaste, in un certo senso, in ombra nel mondo degli sviluppatori di videogiochi, abbiano finalmente l'opportunità di creare le loro storie e farle arrivare al mercato internazionale!

Articoli Correlati

Se c'è qualcosa che ho voluto discutere più approfonditamente, si trova qui!

Nessun articolo correlato, qui
(magari "non ancora"!) 😀

in Pillole

in pillole

recap
GRAFICA - Ok!
MECCANICHE - Ok!
DURATA - Ok!
COLONNA SONORA - Ok!
PERFORMANCE - Ok!
Super sì!
  • Un gioco del sud-est asiatico
  • Temi crudi e crudeli per una storia avvicente

  • Un'interessante protagonista, molto alternativo

  • Un'intera comunità di bellissimi mostri tratti dal folklore asiatico!

  • Bellissima colonna sonora|

Così-Così
  • Nessun salvataggio manuale, solo autosalvataggio in momenti specifici

  • Non si possono saltare i dialoghi, nemmeno dopo aver finito il gioco una prima volta
Relax-O-Metro
Relax

Il gameplay è classico, con un forte sapore "visual novel" e minigiochi interessanti basati su giochi tradizionali della cultura e dei luoghi descritti. I temi pesanti e la violenza intrinseca di un mondo abitato solo da mostri (compreso il protagonista) sicuramente rendono la narrazione più profonda ma secondo me non opprimente al punto da perderci in relax. Sono stress e brividi positivi!

  • = da tenere in considerazione
  • = per qualcuno potrebbe essere un problema
  • = problema o bug/glitch minore
  • = problema o bug/glitch grave

Guarda Il Video

Guarda Il Video

Gallery

Gallery

CategorieTags: , , , , , Daily Views: 1Total Views: 88